È stato pubblicato il 12 giugno il libro Rosso mafia. La ‘ndrangheta a Reggio Emilia (Bompiani, 2019), esito di un lungo lavoro di ricerca di Nando dalla Chiesa, professore ordinario di Sociologia della criminalità organizzata presso l’Università degli Studi di Milano e direttore di CROSS, e di Federica Cabras, dottoranda in Studi sulla criminalità organizzata presso il nostro ateneo e ricercatrice di CROSS.
Sinossi
Era la cosa più difficile da pensare, la mafia a Reggio Emilia. La mafia che nasce e prospera nell’abbandono, nel degrado, nella disoccupazione, e invece mette radici nella città simbolo della cura sociale, degli asili migliori al mondo, del vitalissimo modello di sviluppo emiliano. La mafia che al Nord trova spazio nella corruzione, nella finanza d’avventura e nell’individualismo, e invece attecchisce nella città del partito “dalle mani pulite”, dell’economia industriale e contadina, nella capitale della cooperazione. La mafia che trova spazio nelle società imbelli e irresponsabili, e invece sfonda nella città dei fratelli Cervi, delle lotte antifasciste, della solidarietà con ogni buona causa. Com’è stato possibile questo autentico rovesciamento del senso comune? Dove nasce questo paradosso della democrazia italiana? E come va rivista la nostra teoria del fenomeno mafioso? Il libro risponde a questi interrogativi ripercorrendo, tra affreschi storici e cronache esemplari, una vicenda semisecolare e cercando i passaggi chiave della grande anomalia.