Le attività di trasferimento scientifico e culturale avviene attraverso processi di interazione diretta dell’Osservatorio con la società civile e altre realtà territoriali, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza sul fenomeno mafioso e sull’educazione alla legalità. Una caratteristica peculiare dell’Osservatorio è proprio il coinvolgimento dei suoi afferenti, professori e ricercatori, in attività di terza missione. L’obiettivo è quello di valorizzare i prodotti della didattica e della ricerca, favorendo il confronto, lo scambio e lo sviluppo reciproco tra l’Università degli Studi di Milano e diversi stakeholders, in relazione al territorio e ai contesti sociali di riferimento.
L’Osservatorio collabora a stretto contatto con enti e associazioni del terzo settore che operano nel campo dell’educazione alla legalità, del contrasto al fenomeno mafioso e alla corruzione, della tutela dei diritti umani. Si segnala in particolare il rapporto consolidato con l’associazione Libera, spesso partner dell’Osservatorio in occasione di convegni e seminari.
Su impulso del corso di Sociologia della criminalità organizzata sono nate diverse attività gestite direttamente dagli studenti che si sono consolidate nel tempo come importanti realtà associative nel panorama lombardo e nazionale e costituiscono oggi interlocutori stabili dell’Osservatorio
La prima a nascere è stata, subito dopo il primo Laboratorio di giornalismo antimafioso del 2011, il sito stampoantimafioso.it, ormai considerato tra i più attendibili e vivaci del panorama specialistico in materia e che ha ricevuto importanti riconoscimenti pubblici. Vi si trovano fra l’altro dossier, notizie di prima mano dal movimento antimafia, tesi di laurea. La sua redazione riceve contributi originali sulla criminalità straniera (o sulle attività svolte in altri paesi dalla criminalità italiana) specie da studenti e laureati che si trovino all’estero per Erasmus o esperienze di lavoro.
La seconda esperienza a nascere, nel 2012, è stata quella di WikiMafia, Libera Enciclopedia sulle Mafie che raccoglie voci che approfondiscono e analizzano i personaggi, gli eventi, i processi, le dinamiche che hanno caratterizzato la storia delle mafie in Italia. Un progetto che si è realizzato attraverso la condivisione di atti, sentenze, articoli sull’argomento, oltre all’organizzazione di incontri per promuovere la sensibilizzazione sul territorio.
La terza esperienza è stata, nel 2013, quella di Ondantimafiosa, generata dal viaggio sulla Nave della legalità (e dalle onde a forza nove che lo accompagnarono). È nata per volontà di studentesse e studenti che vi avevano partecipato e che, per effetto delle grandi emozioni vissute, hanno deciso di impegnarsi stabilmente nella lotta alla mafia. Da questa esperienza è nata, nel 2014 e sempre a Scienze Politiche, Unilibera, ossia il primo presidio universitario milanese dell’associazione Libera.