Il Quarto Rapporto sulle regioni settentrionali integra su un piano specifico e rilevante la serie dei Rapporti realizzati dall’Università di Milano per la Presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia nella presente legislatura. I rapporti precedenti, tutti riferiti al quinquennio 2009-2014, hanno infatti avuto rispettivamente per oggetto: a) la presenza delle principali organizzazioni mafiose italiane nelle regioni e provincie del Nord Italia; b) i settori di economia legale in cui esse si sono sviluppate o si sono inserite più recentemente; c) le attività illegali in cui esse risultano maggiormente coinvolte.
Il Quarto Rapporto era totalmente riservato fin dall’inizio all’analisi della criminalità straniera nel Nord Italia. Un fenomeno più difficile da misurare e decifrare rispetto alla criminalità endogena a causa della sua dimensione ancor più sfuggente e sotterranea, e anche per le dinamiche che lo rimodellano velocemente in relazione con i cambiamenti degli scenari economici, politici e demografici internazionali.
Il lavoro di ricognizione e di comparazione si è rivelato dunque particolarmente impegnativo, dovendosi sopperire anche a un difetto di letteratura politico- istituzionale e accademica, ed essendo gli studi sui fenomeni migratori comprensibilmente più orientati a interessarsi di altre tipologie di problemi.
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