Segnaliamo la pubblicazione del numero 2/2024 della Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata dedicato al tema “donne e mafia”, scaricabile gratuitamente al link: https://riviste.unimi.it/index.php/cross/issue/view/2588/789
Dopo l’editoriale del direttore Nando dalla Chiesa, il numero si apre con l’articolo della prorettrice vicaria dell’Università di Roma Tre Anna Lisa Tota, che affronta il tema delle vittime della violenza mafiosa, presentando il progetto “Roma Tre contro le mafie”, che prevede l’intitolazione di dodici aule dipartimentali a vittime innocenti delle mafie, tra cui sei donne. Seguono il saggio di Francesca Rispoli, che prende in esame il ruolo delle donne nel movimento antimafia in Italia, focalizzandosi sull’esperienza delle “Donne del digiuno” (nata nel contesto palermitano post-stragi del 1992), la cui azione viene collocata all’interno di movimenti femministi per la giustizia, l’uguaglianza e la democrazia; l’articolo di Ilaria Piovesan, che presenta i risultati della sua tesi di laurea dedicata ad approfondire l’impatto trasformativo del laboratorio teatrale realizzato nel carcere di Vigevano, al quale hanno partecipato anche donne detenute per reati di mafia; il contributo di Liliosa Azara, che ripercorre con grande acume storiografico alcune delle storie di donne, parenti di vittime di mafia, ricostruite nel libro di Nando dalla Chiesa “Le ribelli. Storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore (Solferino, 2023)”, mettendone in luce il coraggio civico; e, infine, l’intervista di Ombretta Ingrascì alla giornalista messicana Marcela Turati, attraverso cui vengono affrontati il tema della rappresentazione istituzionale della violenza estrema diffusasi in Messico a partire dal 2006, così come dello sviluppo di forme innovative di giornalismo, con un’attenzione particolare all’impegno profuso dalle giornaliste locali nella difesa dei diritti umani, nonché della rete femminista che le protegge.
Il numero si chiude con la sezione “Storia e Memoria”, in cui viene riportato il documento allegato alla relazione del questore di Palermo Ermanno Sangiorgi del 20 novembre 1898, dove si trova la deposizione di Giuseppa Di Sano, tra le prime testimoni di giustizia. Il documento è introdotto da due contributi, scritti da Umberto Santino e Anna Puglisi, fondatori del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, pioniere negli studi su donne e mafia.
Buona lettura!