Dal 14 al 18 ottobre 2024 si è tenuta presso l’UNODC a Vienna la dodicesima sessione della Conference of the Parties – United Nations Convention against Transnational Organized Crime (UNTOC COP12).
La conferenza ha visto cinque giorni di intense discussioni riguardanti l’implementazione e il rafforzamento delle misure per contrastare la criminalità organizzata transnazionale, anche in considerazione della recrudescenza dei conflitti armati in varie aree del mondo e della crescente sfida rappresentata dai crimini informatici.
La partecipazione è stata significativa, con 1.400 partecipanti provenienti da 131 Stati, 15 organizzazioni intergovernative e 212 ONG.
Le Parti della Convenzione hanno adottato quattro risoluzioni principali, che riguardano:
- Criminalità ambientale: Criminalizzazione dei crimini che colpiscono l’ambiente e creazione di un *Gruppo di Lavoro Speciale sui Crimini Ambientali*. Questo gruppo è incaricato di analizzare le sfide attuali, rafforzare la cooperazione internazionale e armonizzare i quadri normativi nazionali. L’iniziativa mira a proporre raccomandazioni pratiche per un’azione più incisiva e valutare la necessità di nuovi protocolli specifici nell’ambito della UNTOC.
- Traffico illecito di armi da fuoco: Prevenzione, lotta ed eliminazione della fabbricazione e del traffico illecito di armi da fuoco alla luce degli sviluppi tecnologici. L’obiettivo è rendere operativo il Protocollo sulle armi da fuoco per contrastare la fabbricazione e il traffico illegale di armi, componenti e munizioni.
- Cooperazione tecnica: Rafforzamento delle attività di assistenza tecnica e sviluppo delle capacità tra gli Stati membri, per supportare l’implementazione della convenzione e dei relativi protocolli. Ciò include la formazione, la condivisione delle buone pratiche e il miglioramento della cooperazione internazionale.
- Attuazione delle disposizioni sulla cooperazione internazionale dell’UNTOC: Miglioramento degli strumenti per combattere la tratta di persone, attraverso una maggiore collaborazione tra Stati e una protezione rafforzata per le vittime.
La delegazione di CROSS (rappresentata dal professor Christian Ponti e dalla dott.ssa Mariarita Piraino in foto) ha seguito i lavori e ha partecipato attivamente alla co-organizzazione dell’evento “Effective Implementation of the Firearms Protocol to Prevent Misuse and Armed Violence.”
L’evento ha riscosso una forte partecipazione e ha visto la presenza di esperti e delle missioni permanenti di Messico (Diego Simancas) e Italia (Antonino Tedesco).
Nelle considerazioni finali della Conferenza, Ghada Waly, Direttore esecutivo dell’UNODC, ha elogiato l’impegno attivo durante la COP12, affermando:
Dobbiamo essere uniti se vogliamo affrontare le sfide emergenti. Facciamo nostro lo spirito di dialogo e cooperazione di cui siamo stati testimoni durante la scorsa settimana, mentre ci impegniamo per un mondo più giusto, sicuro e pacifico per tutti.